lunedì 11 luglio 2011

Chirurgia estetica in Italia | Il "ritocchino" tenta il 43% degli italiani ma no a labbra a canotto e maxi-seno

Lo rivela un'indagine Doxa. Sempre più italiani tentati dal bisturi del chirurgo plastico. Il 43% dei connazionali è infatti favorevole, per se stesso, a un futuro ritocco. E tra le donne il 37% confessa di aver preso in considerazione seriamente l'intervento. Mentre il 65% degli uomini non disdegna il seno rifatto per lei: per uno su 2, se la 'correzione' è fatta bene, è impossibile riconoscere la mano del chirurgo da quello di madre natura. 


Aumenta, inoltre, la tendenza alla sobrietà. Sempre meno apprezzate le labbra a canotto. E non piacciono più le maxi-taglie per il seno: per uomini e donne la misura ideale è la terza. Dare volume alla scollatura resta comunque l'intervento più richiesto. Tra i 18mila interventi stimati ogni anno in Italia circa 25mila sono di mastoplastica additiva.
Nell'ultimo anno, sempre per le donne, è cresciuta più degli altri la richiesta di interventi di liposcultura e liposuzione. A spingere al ritocco soprattutto il desiderio di correggere di un difetto fisico (95%), ma sono in forte crescita anche la necessità di piacersi di più (87%, +25% rispetto al 2010) e di sentirsi più sicure di sé (83%, +37% rispetto al 2010). Scende invece il bisogno di piacere di più agli altri (68%, in calo del 19% rispetto al 2010).

[ Fonte: Adnkronos Salute ]

mercoledì 6 luglio 2011

STREGATI DAL BOTOX

Rivoluzionario, miracoloso, straordinario… 
Quando si parla di Botox gli aggettivi non mancano e il prodotto scatena un coro di lodi. 
Il Botox, o più precisamente la tossina botulinica, è una proteina purificata ottenuta da un batterio. La sua azione blocca il rilascio dell’acetilcolina, una sostanza chimica che trasmette l’influsso nervoso ai muscoli. Una volta iniettato, il prodotto “paralizza” temporaneamente i muscoli della zona trattata. Risultato: la pelle è liscia e distesail viso è visibilmente ringiovanito. Il Botox è particolarmente efficace per trattare le rughe della fronte e tra le sopracciglia - le rughe glabellari che induriscono l’espressione del viso - e le rughe perioculari, comunemente note come “zampe di gallina”.


A differenza del lifting frontale, il Botox non comportai rischi connessi a un intervento chirurgico e all’anestesia, anche se il suo risultato non è permanente. L’iniezione di Botox, che dura pochi minuti, consiste di più punture sulla fronte, tra le sopracciglia, e ai lati degli occhi, ed è lì che la perizia del medico estetico diventa la chiave del risultato. Il medico deve saper dosare il prodotto e iniettarlo nelle aree strategiche per ottenere il massimo risultato evitando di trattare i muscoli motori degli occhi; tuttavia, anche in caso di errore il danno non è permanente e scompare man mano che il Botox si degrada, cioè in un periodo di qualche mese, oppure può essere corretto con un’applicazione aggiunta di sostanza. Gli effetti collaterali legati all’iniezione di Botox sono rari, temporanei e assolutamente non pericolosi: mal di testa, piccoli ematomi, piccoli edemi.

Il Botox si riassorbe, perciò le inizioni possono venire ripetute 2-3 volte all’anno. Chi l’ha provato non riesce più a farne a meno, e negli Stati Uniti, dove è nata questa applicazione della tossina botulinica, l’uso del Botox è aumentato del 1500% negli ultimi quattro anni, incrementando le vendite dai 25 milioni di € del 1993 ai 430 milioni di € del 2002*. Secondo alcuni specialisti del settore il Botox e la liposuzione rappresentano le due più grandi innovazioni della medicina estetica degli ultimi anni. La tossina botulininica, scoperta più di 30 anni fa e comunemente impiegata in medicina ma da poco utilizzata in ambito estetico, unisce efficacia e sicurezza.

Chi può praticare i trattamenti a base di Botox? Solo un medico specializzato in chirurgia plastica, in dermatologia o in medicina estetica e formato alla tecnica può praticare le iniezioni. Come abbiamo visto l’intervento non presenta rischi, ma richiede una certa competenza. Prima di tutto, il medico deve conoscere il dosaggio giusto, poiché la quantità di prodotto da iniettare varia tra una persona e l’altra. Più i muscoli sono spessi e tonici, più bisognerà aumentare la dose facendo attenzione a non sopravvalutarla, finendo per ottenere un viso senza alcuna espressione. Inoltre, il medico deve saper scegliere per ogni paziente la zona giusta da trattare. Dietro la fronte si nascondono molti muscoli che svolgono ruoli diversi, per esempio se il muscolo frontale presiede al rialzamento delle sopracciglia, quello oculare serve a chiudere le palpebre, il muscolo corrugatore permette invece di corrugare le sopracciglia. Il trattamento ideale gioca con questi muscoli diversi per ottenere il miglior risultato possibile: migliorare l’aspetto del viso preservandone le espressioni naturali.


LA TOSSINA BOTULINICA PER LA CORREZIONE DELLE RUGHE
Il trattamento con tossina botulinica consente di

  • ridurre o eliminare rughe e solchi in corrispondenza della fronte, della glabella (regione della fronte compresa tra le sopracciglia), della parte laterale delle palpebre ("zampe di gallina")
  • sollevare la parte laterale delle sopracciglia

La tossina botulinica è una sostanza prodotta da alcuni batteri che, usata in dosi minime, non comporta alcun rischio per la salute. 
Agisce bloccando temporaneamente gli impulsi nervosi e quindi paralizzando alcuni settori muscolari che, con la loro contrazione, provocano l'insorgenza delle rughe e dei solchi.


Esecuzione

  • Anestesia: nessuna
  • Durata: da 10 a 15 minuti
  • Procedura: la tossina viene iniettata nelle sedi opportune mediante un ago molto sottile.





Risultati e loro durata

L’effetto si manifesta 12-72 ore dopo il trattamento, è variabile da caso a caso e dura dai 3 ai 6 mesi. Il trattamento conferisce alla pelle delle regioni trattate un aspetto più liscio e fresco e, se effettuato per innalzare il sopracciglio, dona uno sguardo più aperto ed attraente.

lunedì 27 giugno 2011

Un ritocchino? Solo se sono chirurghi doc

Negli ultimi dieci anni i chirurghi estetici sono più che raddoppiati in Italia, peccato che due su tre siano improvvisati. Più di duemila camici bianchi non hanno una  specializzazione specifica in Chirurgia plastica ed estetica, ma esercitano lo stesso.
Gli specializzati iscritti alla Sicpre (Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica) sono un migliaio o poco più. In Italia, infatti, per esercitare basta essere laureati in Medicina, avere l'abilitazione ed essere iscritti all'Ordine dei medici. Poi si può fare tutto, a parte l'anestesista ed il radiologo.

I motivi che spingono i medici a lanciarsi nel mercato del ritocco sono principalmente tre.
"Innanzitutto - spiega il Dr Antonio Distefano - la difficoltà dei giovani dottori a trovare lavoro. Un altro motivo è la "buona salute" di cui gode questo settore, anche in tempo di crisi economica. Ed infine non va trascurato il fascino derivante dalla grande risonanza mediatica intorno al settore".

lunedì 13 giugno 2011

ADDIO LUNGHE DEGENZE E FASTIDIOSE CICATRICI SUL CORPO | ARRIVA IN ITALIA IL LASER "SCACCIA CICCIA"

Se è vero che per essere belli è necessario soffrire un po', le nuove tecniche di chirurgia estetica si stanno evolvendo sempre piu' nella direzione di una progressiva riduzione dei traumi post operatori. Ne è un esempio l'innovativa tecnica della liposuzione laser assistita - MLS che debutta anche in Italia e che promette di liberare dei fastidiosi cuscinetti adiposi in maniera più semplice, veloce e soprattutto senza lasciare cicatrici. La MLS sfrutta in una prima fase l'effetto del laser sul tessuto adiposo per poi procedere con la normale aspirazione con cannula, come accadeva per il passato. Il laser impiegato in questo caso non sfrutta effetti termici (provoca lo svuotamento degli adipociti) ed è stato recentemente approvato dalla FDA americana nella terapia del dolore.
Il trattamento consiste nel modellare il tessuto adiposo del corpo (addome, fianchi superiori/inferiori, dorso, doppio mento e guance) non più con la tecnica della lipoaspirazione tradizionale o ultrasonica, ma con un fascio luminoso laser che delinea alla perfezione il contorno corporeo rimuovendo in maniera selettiva le cellule grasse (adipociti). 

"Grazie a questa innovativa tecnica non sono più necessari i punti e non si vedrà nemmeno l'incisione; si avrà cosi' un edema notevolmente ridotto rispetto alla lipoaspirazione tradizionale e un recupero cutaneo eccellente grazie al recupero della lassità dei tessuti che vengono rimodellati", dichiara il dottor Antonio Distefano, chirurgo plastico presso il Centro medico Col di Lana di Milano.

Il principio fisico su cui poggia la laser lipolisi è quello della foto termolisi: i fotoni colpiscono il cromoforo determinando un cambio strutturale e lasciando al contempo intatti gli altri tessuti.

"I vantaggi principali di questa tecnica di laser lipolisi sono rappresentati dalla minore traumaticità per il paziente, da una minore invasività e pertanto di tempi nettamente ridotti sia di guarigione che di convalescenza, 3/4 giorni per tornare ad un'attività pressoché normale)", conclude il dottor Distefano.


Con questa tecnica, inoltre, si favorisce il compattamento tissurale e la successiva tetrazione cutanea grazie agli effetti cicatriziali sul tessuto connettivo. Si possono così trattare particolari aree, quali interno cosce, braccia e glutei, ottenendo un importante recupero cutaneo non realizzabile con altre tecniche di liposuzione.


giovedì 12 maggio 2011

GINECOMASTIA | RIDUZIONE DEL SENO MASCHILE


Il termine "ginecomastia" viene usato per indicare la presenza di una ghiandola mammaria insolitamente sviluppata nell'uomo.
Per quanto se ne parli poco, si tratta, tuttavia, di un difetto estetico di frequente riscontro nella popolazione maschile, che può essere fonte di imbarazzo nei rapporti interpersonali e causa di profonde insicurezze.
L'aumento di volume del seno maschile può dipendere da:
  • Un eccessivo sviluppo di tessuto ghiandolare (ginecomastia vera).
  • Un eccessivo sviluppo di tessuto ghiandolare e tessuto adiposo (ginecomastia mista).
  • Un eccessivo sviluppo di tessuto adiposo (ginecomastia falsa).
La ginecomastia più frequentemente riscontrata è quella mista.

QUALE TERAPIA È PIÙ INDICATA PER CORREGGERE LA GINECOMASTIA?
La terapia della ginecomastia è chirurgica e consiste nell'asportazione del tessuto mammario, del tessuto adiposo e talora della cute in eccesso. Con questo tipo di terapia chirurgica è possibile conferire al torace un aspetto più tonico e naturale.

ESISTONO LIMITI DI ETÀ PER SOTTOPORSI ALL'INTERVENTO DI GINECOMASTIA?
Non esistono limiti di età per sottoporsi a questo tipo di intervento, ma è preferibile attendere che sia conclusa in modo definitivo la fase puberale durante la quale, anche nell'uomo, è normale un certo aumento delle dimensioni e della consistenza della ghiandola mammaria.
L'intervento è sconsigliato agli uomini obesi prima di un serio tentativo di perdita di peso tramite dieta adeguata e in quei soggetti che fanno abuso di sostanze come farmaci anabolizzanti, alcool o droghe leggere, che possono determinare l'insorgenza della ginecomastia.




Il trattamento chirurgico della ginecomastia è una procedura chirurgica relativamente semplice che dà in genere ottimi risultati, di grande soddisfazione sia per il paziente che per il chirurgo che la esegue.
Quando questo tipo di intervento viene eseguito da uno specialista in chirurgia plastica, esperto nel modellamento del seno e in strutture autorizzate, i risultati sono generalmente molto buoni. Si tratta comunque di un intervento chirurgico vero e proprio dove le complicanze (sanguinamento, infezione) sono rare ma possono accadere ed essere agevolmente risolte solo se l'intervento è eseguito da uno specialista all'interno di strutture debitamente autorizzate.
Per diminuire i rischi di complicanze è comunque importante seguire attentamente i consigli e le istruzioni che vi darà il chirurgo prima e dopo l'intervento.
I fumatori dovrebbero ridurre l'uso di sigarette perché il fumo può aumentare il rischio di complicanze e causare ritardi di guarigione.


COME SI SVOLGE LA VISITA PRE-OPERATORIA?
Il trattamento chirurgico della ginecomastia è un intervento molto personalizzato che, come tale, necessita di un'accurata visita specialistica.
Durante la prima visita il chirurgo dovrà valutare la forma e le dimensioni del seno, dell'areola e del capezzolo e illustrarvi le possibili modificazioni estetiche che la più moderna tecnica chirurgica mette a disposizione per il vostro caso.
Il chirurgo dovrà inoltre valutare le vostre condizioni di salute per escludere la presenza di alterazioni (pressione alta, problemi di coagulazione o di cicatrizzazione) che potrebbero influire sul risultato finale dell'intervento.
Prima dell'intervento riceverete istruzioni precise sull'alimentazione pre e post-operatoria, sull'assunzione di farmaci, alcool e sigarette.


CHE TIPO DI ANESTESIA VIENE PRATICATA?

L’intervento chirurgico di correzione della ginecomastia viene normalmente eseguito in anestesia generale e in regime di day surgery. Solo nei casi più estesi può essere necessario un ricovero di una o due notti.
Nel caso di piccole ginecomastie, l'intervento può essere eseguito in anestesia locale con sedazione (ciò significa che sarete svegli ma rilassati e insensibili al dolore) e in regime di day-hospital.





DOVE VENGONO FATTE LE INCISIONI?

A seconda che si tratti di piccole, medie o grandi ginecomastie, le incisioni possono essere effettuate solo intorno all'areola o scendere verticalmente fino al solco sottomammario e lungo la piega inferiore del seno (cosiddetta incisione a forma di ancora o a T rovesciata).
Spesso viene associata anche una liposuzione della regione mammaria.

ALTERNATIVA ALLA CHIRURGIA PLASTICA AL SENO | ACIDO IALURONICO

Non tutte le donne se la sentono di ricorrere alla chirurgia plastica per aumentare il volume del proprio seno. Paura del bisturi del chirurgo, di sentire dolore, dell' operazione, del decorso post operatorio, fanno sì che si cerchi delle alternative alla classica mastoplastica. 
Paure che derivano anche dall' idea di avere un "corpo estraneo" nel proprio seno rappresentato dalle protesi di silicone o di soluzione salina.
Un'alternativa è rappresentata dall' acido ialuronico, nome del prodotto commerciale utilizzato è Macrolane o Restylane. 
Di cosa si tratta: l'acido ialuronico è un filler naturale già presente all' interno del corpo umano. E' il responsabile dell' elasticità del tono e della pelle. Viene utilizzato da tempo con successo per ridurre le rughe, riempire fossette e dare volume al volto che con il passare del tempo "si affloscia".

La tecnologia dei filler riempitivi è nota da decenni in medicina e chirurgia estetica soprattutto per quanto riguarda il viso. Il modellamento dei volumi del corpo è rimasto invece fino a pochi anni fa un desiderio futuribile, ma privo di risposte davvero soddisfacenti (se non in parte con il trapianto di grasso prelevato dalla liposuzione sui glutei attraverso la tecnica del lipofilling). Con lo sviluppo tecnico delle nuove macromolecole di acido ialuronico, appunto il Macrolane, si possono ottenere effetti riempitivi davvero eccezionali e naturali alla vista e al tatto, senza necessità di inserire protesi e in completa sicurezza con una semplice seduta infiltrativa.
Essenzialmente, il Macrolane è la sostanza riempitiva ideale per modellare alcune zone del corpo, come:
  • Seno
  • Glutei
  • Polpacci
  • Pettorali maschili
  • Cicatrici depresse


I benefici dell’acido ialuronico per modellare il corpo
Il principale vantaggio degli infiltrativi rispetto alle tecniche chirurgiche per l’aumento di volume di una zona (protesi) è senz’altro la ridotta invasività della seduta e l’ottima tolleranza da parte dell’organismo della sostanza iniettata (a base di acido ialuronico, un componente stesso della pelle). La seduta è quindi sicura, priva di complicanze legate alla sostanza e ripetibile nel tempo con un semplice ritocco dopo un anno circa.
Il trattamento con Macrolane è rapido, senza disagi, senza tempi di recupero e non prevede medicazioni.
Gli aumenti ottenibili con il Macrolane sono di tipo diverso e soddisfano esigenze diverse rispetto alle protesi siliconiche tradizionali, perciò non rappresentano di fatto un’alternativa, ma piuttosto una possibilità in più. Per il seno, ad esempio, l’aumento ottenibile è pari ad una taglia circa di reggiseno, ma il risultato è più visibile in termini di modellamento della forma e consistenza del seno piuttosto che nell’ingrandimento vero e proprio. La grande naturalezza del risultato è senza dubbio un’altra ottima qualità del trattamento.
La seduta infiltrativa
A stabilire l’idoneità al trattamento con Macrolane è sempre il chirurgo plastico, che chiaramente prospetta al paziente ogni tipo di possibilità alternativa secondo le reali aspettative e le condizioni dei tessuti.
La durata della seduta infiltrativa con Macrolane è di circa mezz’ora, previa anestesia locale. Il materiale viene iniettato direttamente in loco con un ago-cannula inserito attraverso un’incisione di un paio di millimetri. Il risultato del modellamento è praticamente immediato, perché il semplice rossore e gonfiore della zona trattata si risolve in qualche ora e la ripresa delle attività quotidiane può avvenire il giorno seguente. Non sono necessarie medicazioni, ma solo eventualmente un controllo. Per le caratteristiche tipiche dell’acido ialuronico, il materiale infiltrato viene assimilato lentamente senza problemi dall’organismo e quindi a distanza di un anno circa è necessario sottoporsi ad un ritocco.

    giovedì 14 aprile 2011

    SKIN NEEDLING | UNA TECNICA INNOVATIVA PER GLI INESTETISMI DELLA PELLE


    Lo Skin Needling è una tecnica innovativa di medicina estetica, che assicura ottimi risultati nel trattamento degli inestetismi cutanei causati da:

    •    Rughe e solchi del volto
    •    Radiazioni solari su volto e corpo
    •    Smagliature
    •    Esiti cicatriziali  
    I risultati ottenibili attraverso la tecnica dello Skin Needling sono paragonabili a quelli del laser, del peeling chimico e della dermoabrasione assicurando però tempi di guarigione più brevi e rischi ridotti per il paziente, grazie ad una tecnica meno invasiva e dagli effetti più rapidi.


    Lo Skin Needling garantisce un rimodellamento della superficie cutanea grazie all’azione meccanica operata da un manipolo che, applicato sulla cute stimola, da parte dei fibroblasti la sintesi di collagene ed elastina, sostanze responsabili della riparazione e del rinnovamento del tessuto cutaneo della zona trattata. Il presupposto che sta alla base di questo tipo di trattamento è quello di sfruttare i meccanismi naturali e biologici che regolano l’equilibrio cutaneo, dato che la cute risponde alle sollecitazione esterne attivando una serie di meccanismi cellulari che ne ristabiliscono l’integrità. Durante tutto il tempo del trattamento il paziente è sottoposto ad anestesia locale che gli garantisce assenza di dolore. La tecnica dello Skin Needling comporta solo una sollecitazione del derma superficiale, così da ridurre i tempi di guarigione. Tutti i pazienti infatti riportano il solo arrossamento della zona trattata e sono in grado di tornare alle normali attività nel giro di 7 giorni dal trattamento. Questa tecnica risulta perciò una valida alternativa nel trattamento di rughe e cicatrici rispetto ai tradizionali metodi del laser e del peeling chimico che, essendo fotosensibilizzanti, non permettono al paziente ,dopo il trattamento, una esposizione prolungata alle radiazioni solari per circa 3-6 mesi. 
    Gli effetti dello Skin Needling risultano visibili dopo un periodo di 4-8 settimane dal trattamento e le applicazioni possono essere ripetute nel tempo.


    La novità della tecnica Skin Needling risiede anche nella possibilità di trattare zone sensibili, non previste dagli altri trattamenti estetici, quali contorno occhi, collo, decolteè, e il dorso delle mani.

    La durata degli effetti dipendono dalla qualità della pelle e dalle abitudini di vita del paziente. Bisogna esporsi con moderazione ai raggi solari e agli agenti atmosferici, che come le basse temperature, possono portare ad una eccessiva secchezza del derma e quindi ad un suo danneggiamento, non fumare eccessivamente e adottare tutta una serie di accorgimenti post trattamento che consistono nell' uso di creme specificamente studiate per mantenere nel tempo gli effetti dello skin needling (creme a base di vitamina A e C). Gli effetti vengono amplificati anche da trattamenti revitalizzanti (4 cicli l' anno) a base di infiltrazioni sul derma di acido ialuronico e vitamine.


    giovedì 7 aprile 2011

    BLEFAROPLASTICA | VIA LE BORSE SOTTO GLI OCCHI

    La zona occhi è la più fragile e delicata del viso, perché l’epidermide in questa sede è sottile e trasparente, e quindi maggiormente esposta all’aggressione degli agenti interni ed esterni. L’estetica degli occhi, e spesso di tutto il viso, può essere offuscata dalla ptosi palpebrale e dalla formazione di accumuli localizzati (borse) che disturbano l’armonia e la freschezza del volto. Il cedimento della palpebra provoca un restringimento del campo visivo e conferisce un’espressione di stanchezza e tristezza allo sguardo. Spesso questi inestetismi sono presenti per fattori congeniti, perciò la correzione chirurgica è adatta anche in giovane età.
    La Blefaroplastica è un intervento volto ad eliminare le borse palpebrali, rimuovendo l’eccesso di pelle e, quando necessario, il grasso periorbitario erniato. L’intervento consente di “alleggerire” lo sguardo, intervenendo, in modo preciso, lungo la linea naturale delle palpebre, senza lasciare cicatrici visibili (le incisioni non sono visibili, essendo nascoste nel solco palpebrale, per la palpebra superiore, e lungo il margine ciliare, per la palpebra inferiore). Il risultato è, in genere, permanente; altrimenti, a causa dei fisiologici processi di invecchiamento, dura almeno 8-10 anni, richiedendo un eventuale ritocco. L’intervento di Blefaroplastica restituisce un viso ed uno sguardo più freschi, ed un netto miglioramento del campo visivo.



    L’intervento di Blefaroplastica è indicato nei pazienti con:
    • borse delle palpebre inferiori dovute ad accumulo di tessuto adiposo periorbitale
    • occhi cadenti, forma cadente delle palpebre, che conferisce uno sguardo triste e stanco
    • eccesso cutaneo della palpebra superiore che copre la piega palpebrale e che in alcuni casi può compromettere la capacità visiva
    • rughe perioculari (zampe di gallina) associate a rilassamento cutaneo
    • rigonfiamenti palpebrali, causati dall’invecchiamento, o anche su soggetti giovani ma con tendenza familiare alle borse palpebrali. In alcuni casi i “rigonfiamenti” o borse palpebrali non costituiscono solo un problema estetico, ma sono causa di piccoli e fastidiosi disturbi, come arrossamenti, lacrimazione o restringimento del campo visivo.
    L’intervento di Blefaroplastica ha una durata variabile da una a due ore, eseguito normalmente in regime di Day Hospital. Per questo la dimissione avviene sempre in giornata, con permanenza consigliata in clinica privata di almeno mezza giornata.


    La tecnica chirurgica classica consiste nel togliere due lunette di pelle e un po’ di grasso nelle zone interessate, per ottenere di nuovo la distensione dell’epidermide: attraverso un’incisione nella normale piega cutanea (palpebra superiore) ed immediatamente al di sotto delle ciglia (palpebra inferiore), si rimuove il grasso erniato e si rimodella il muscolo.
    La Blefaroplastica può essere eseguita sia superiormente che inferiormente anche nello stesso intervento (blefaroplastica completa supero-inferiore). Una tecnica differente ma molto valida può essere utilizzata a livello della palpebra inferiore quando l’eccesso di pelle non è troppo e la borsa è determinata solo da tessuto adiposo erniato.
    Questa tecnica è detta TRANS-CONGIUNTIVALE: in questo caso la cicatrice è posta all’interno della palpebra, nella piega della congiuntiva. In questo modo non sono visibili cicatrici esterne e non è necessario nemmeno suturare la ferita poiché la mucosa della congiuntiva è in grado di saldarsi in brevissimo tempo senza problemi.
    Con questa tecnica anche la distensione della pelle della palpebra inferiore è migliore ed è possibile effettuare nello stesso intervento anche uno skin resurfacing con laser Erbium:Yag per distendere ed appianare la cute delle palpebre e quella attorno agli occhi.
    In alcuni casi, si può intervenire anche sul muscolo e sugli angoli mediale e laterale dell’occhio: questo tipo di approccio chirurgico è indicato per correggere una palpebra appesantita dalla pelle soprastante che si è rilassata, perché ingrandisce e rialza lateralmente l’occhio. La differenza rispetto al metodo “classico” sta nel coinvolgere nell’intervento anche il muscolo della palpebra (e non solo l’epidermide), che viene inciso a metà altezza e la cui zona inferiore è ancorata con punti permanenti alla membrana che ricopre l’osso (periostio) sull’angolo esterno dell’occhio, verso la tempia. Con questa tecnica il risultato sarà più duraturo rispetto a quello offerto dal metodo classico.
    La stessa tecnica può essere utilizzata sia per la palpebra superiore  che per quella inferiore e per le borse sotto gli occhi.
    POSTOPERATORIO
    Normalmente la rimozione dei punti si effettua dopo 2-4 giorni. Vi saranno palpebra gonfia e lividi evidenti per una settimana circa e potrete riprendere a truccare l’occhio non appena saranno rimosse le suture. Chi fosse abituato a portare le lenti a contatto potrà cominciare ad utilizzarle nuovamente dopo circa una settimana. Resterà comunque un lieve gonfiore per circa due/tre settimane che andrà pian piano diminuendo. L’esposizione al sole (con filtro protettivo) è consentita dopo un mese. Le incisioni normalmente all’inizio hanno un colorito roseo evidente, ma solo per qualche giorno, e tendono a sbiadire progressivamente fino a rendersi esteticamente trascurabili. Sarà normale, nei primi giorni, notare un aumento della lacrimazione.

    mercoledì 23 marzo 2011

    PIU' ARMONIA A GLUTEI E POLPACCI

    photo by Arno Rafael Minkkinen
    La chirurgia estetica dei polpacci e dei glutei è un intervento molto personalizzato che, come tale, necessita di un'accurata visita specialistica.
    Durante la prima visita si dovrà valutare la forma e le dimensioni dei polpacci e dei glutei e illustrarvi le possibili modificazioni di forma e di volume che la più moderna tecnica chirurgica mette a disposizione.
    L'aumento di volume dei polpacci e dei glutei può essere conseguito mediante l'impianto di protesi di gel di silicone (simili a quelle utilizzate nella mastoplastica additiva) o mediante il trasferimento di tessuto adiposo (grasso) prelevato da una parte del vostro corpo (lipofilling).
    Si dovrà inoltre valutare le condizioni di salute del paziente per escludere la presenza di alterazioni (quali pressione alta, problemi di coagulazione o di cicatrizzazione) che potrebbero influire sul risultato finale dell'intervento.


    Al termine della visita, in accordo con il paziente, si sceglierà la tecnica chirurgica più appropriata illustrando la tipologia di protesi da utilizzare o le zone del corpo da cui prelevare il grasso da impiantare.
    Le protesi utilizzate nella chirurgia di aumento del volume dei polpacci e dei glutei sono costituite da un involucro esterno di silicone e da un contenuto interno di gel di silicone.
    A seconda della forma che si vuole ottenere si può scegliere una protesi rotonda, allungata o con profilo anatomico o a goccia.

    OBIETTIVO: ARMONIA

    SETTIMANALE: VIVERESANI & BELLI
    Numero 12-24 marzo 2011 pp 34|35

    Servizio di Alberta Mascherpa.
    Con la consulenza del Dottor Antonio Distefano

    venerdì 11 marzo 2011

    MUSCULAR FACE RESHAPING | IL RINGIOVAMENTO MUSCOLARE DEL VOLTO

    Il viso è l’immagine speculare dell’anima, una porta aperta sulla personalità. I muscoli del viso ricevono i segnali cerebrali che si traducono in espressioni. Ed è proprio il viso che invecchia prima del corpo perchè viso e mani sono le uniche parti del corpo esposte nude al sole, al vento, al freddo e a tutti gli insulti esterni.
    L’invecchiamento del viso è il problema di tutte le donne ed anche di molti uomini.

    Con il termine “lifting del viso” generalmente si comprendono quelle procedure chirurgiche che sono finalizzate al ringiovanimento del volto attraverso l’asportazione del tessuto cutaneo in eccesso e l’eventuale riposizionamento della struttura muscolare.
    La procedura che interviene sul volto nella sua globalità è il lifting totale del viso. Ci sono procedure parziali finalizzate ad una zona specifica e vengono comunemente chiamate minilifting. Questi si classificano in relazione alla zona d’interesse nelle seguenti categorie:

    Il lifting del collo
    Per rassodare efficacemente il collo ed eliminare cedimenti e lassità di questa zona, è questo l’intervento indicato. Il lifting del collo pone particolare attenzione alla naturalezza del risultato, con una scarsa visibilità delle cicatrici praticamente.


    Il lifting delle guance 
    Riguarda la parte mediana del volto. L’obiettivo è il sollevamento profondo della porzione muscolare e cutanea delle guance, con particolare attenzione al contorno mandibolare e alle pieghe tra il naso e la bocca.


    Il lifting temporale (lifting del sopracciglio)
    Questo tipo di lifting parziale ha lo scopo preciso di alzare le arcate sopracciliari in modo da dare maggiore visibilità agli occhi e rendere più espressivo ed interessante il primo terzo del viso. A differenza del lifting totale (lifting muscolo cutaneo del viso), il lifting temporale è localizzato e non ha l’obiettivo specifico di ringiovanire la zona d’intervento. Generalmente trova l’abbinamento ideale con la blefaroplastica, col fine di illuminare e svecchiare la zona degli occhi.

    Il lifting frontale

    Per rimediare ad una fronte segnata dalle rughe, si interviene praticando un'incisione a zig-zag sul cuoio capelluto, partendo al di sopra di un orecchio (un paio di centimetri dall'attaccatura dei capelli) e terminando al di sopra dell'altro. Viene quindi praticato lo scollamento del periostio, dei muscoli corrugatori frontali, delle sopracciglia e del piccolo muscolo verticale situato alla radice del naso (il procerus).



    I lifting muscolo cutanei agiscono in maniera più rispettosa dei tratti somatici in quanto - oltre a non stravolgere minimamente il gioco mimico - evita che la pelle riporti le visibili tracce della chirurgia. Il risultato é di notevole effetto anche perché non si interviene solo superficialmente, a livello cioé della pelle, ma viene considerata parimenti la struttura sottostante (la muscolatura), anch'essa soggetta al richiamo gravitazionale. I caratteristici segni dell'invecchiamento vengono attenuati grazie ad un riposizionamento delle strutture muscolo-cutanee restituendo in questo modo più freschezza ai contorni.

    L'aspetto del viso migliora complessivamente ed inoltre viene a rallentarsi il naturale e progressivo cedimento dei tessuti (rispetto alla tecnica tradizionale, i risultati del lifting muscolo-cutaneo durano moltissimi anni).
    Come per il lifting tradizionale, il lifting muscolo-cutaneo può essere praticato su tutto il viso (face lifting) ma anche parzialmente. In quest'ultimo caso, può interessare la zona delle tempie (lifting temporale: viene riposizionata la regione zigomatica e le sopracciglia) oppure la fronte (lifting frontale: si solleva la fronte e si attenuano le rughe di espressione).
    Ovviamente la scelta del lifting viene consigliata in base alle esigenze del paziente: se é solo una zona ristretta ad essere particolarmente segnata da rughe e rilassamento, si preferisce intervenire localmente, anziché eseguire il lifting totale.
    La tecnica di lifting muscolo-cutaneo, richiede incisioni minime. Il risollevamento dei tessuti avviene incidendo la zona temporale, retroauricolare. Per un risultato altamente apprezzabile e' necessario intervenire con estrema precisione, provvedendo ad un delicato ed ampio scollamento della cute della fascia muscolare. Il lifting avviene nel pieno rispetto dei piani anatomici esistenti e la pelle, dopo aver rimosso quella in eccesso, riacquistera' la naturale tensione.

    martedì 22 febbraio 2011

    RUBRICA | PARLA CON ME

    Palpebre appesantite: quali rimedi?
    Ho le palpebre, sia superiori sia inferiori, molto appesantite. Non credo si tratti solo di un problema di borse di grasso: noto, infatti, un notevole eccesso di pelle a livello delle palpebre inferiori, che mi danno un aspetto stanco ed uno sguardo spento. Quali possono essere le altre motivazioni ed i possibili rimedi?
    (lettera firmata)

    Il problema delle palpebre appesantite può dipendere da tre cause: un eccesso di grasso, un eccesso di pelle, un cedimento dei muscoli delle palpebre inferiori.
    ° Per risollevare quelle superiori si rimuove una striscia di pelle in eccesso a livello della piega palpebrale, così da non lasciare nessun segno di incisione. Successivamente si asportano le eventuali borse di grasso, se sono presenti.
    ° Per dare un aspetto più naturale al risultato, non deve essere tolta una grande quantità di grasso, altrimenti si rischia di avere un occhio incavato ed innaturale, che non si armonizza con il resto del volto.
    ° Per le palpebre inferiori bisogna tenere conto conto di quanta pelle in eccesso è presente. Nel caso sia solo un problema di borse di grasso, si effettua un'incisione transcongiuntivale (cioè dietro la palpebra), che non solo non lascia segni esterni, ma garantisce tempi di ripresa più rapidi.
    ° Se è presente un eccesso notevole di pelle e lo sguardo appare stanco, la causa, al di là di borse di grasso presenti, può dipendere da un cedimento dei muscoli sottostanti. Infatti, come per le guance ed il collo, spesso la presenza di rughe a livello delle palpebre inferiori non dipende solo da un danno del derma, che col tempo perde elasticità, ma da un cedimento della muscolatura.
    ° Il rimedio più efficace e duraturo consiste nel risollevare questi muscoli, così da restituire freschezza non solo alla parte inferiore dell'occhio, ma anche alla metà inferiore della guancia. L'effetto finale è più armonico, in quanto le palpebre inferiori e la parte superiore della guancia vicina all'occhio devono essere trattate insieme.

    lunedì 21 febbraio 2011

    RUBRICA | PARLA CON ME

    "Non abbiate paura di fare domande o chiedere spiegazioni: chi è preparato e sicuro saprà rispondere a tutte le vostre domande e rassicurarvi sulle vostre paure."

    Se avete un dubbio relativo alla medicina estetica ed alla chirurgia plastica scrivete all'indirizzo email:

    info@antoniodistefano.it

    domenica 20 febbraio 2011

    LA RINOPLASTICA | INFORMAZIONI PER I PAZIENTI

    La rinoplastica è uno dei più antichi procedimenti chirurgici conosciuti. Ha come finalità la correzione di anomalie nasali estetiche o funzionali, che possono essere traumatiche, congenite o infiammatorie. La tecnica più nuova e più frequentemente utilizzata è la tecnica extramucosa chiusa che si esegue dall'interno delle fosse nasali senza sezioni della mucosa e senza cicatrici esterne visibili.


    Nei reinterventi e quando si vuole modificare sensibilmente la zona della punta nasale, la tecnica scelta più frequentemente è la tecnica "open" in cui si accede alle strutture nasali con una piccola incisione esterna a livello della columella (zona più bassa del setto). La piccolissima cicatrice che ne consegue (2-3 mm.) è del tutto invisibile a un anno dalla operazione. Le modificazioni della dimensione e della forma del naso si ottengono rimuovendo, adattando e riposizionando le strutture osteo-cartilaginee della piramide nasale secondo parametri ben precisi.
    Nella maggior parte dei casi la rinoplastica si esegue per motivi estetici, per ridurre le dimensioni del naso, per eliminare un gibbo ("gobba") del dorso nasale o per modificare una punta troppo larga.
    In alcuni casi l'intervento assume un carattere prettamente ricostruttivo quando si ripristinano menomazioni estetiche e funzionali insorte in seguito a lesioni traumatiche.
    In questi casi alle modifiche della forma della piramide nasale vengono abbinate altre operazioni sul setto nasale e/o sui turbinati (settorinoplastica, correzione funzionale della piramide nasale).
    INFORMAZIONI PER I PAZIENTI
    • L'intervento può essere eseguito a qualunque età (dai 14-16 anni sino alla terza età).
      nel sesso femminile si può eseguire già dopo 1 anno dallo sviluppo mestruale, nel sesso maschile quando il paziente abbia raggiunto l'80 % della previsione di crescita (dato fornito dall'auxologo o dal pediatra).
    • E' quasi completamente indolore.
    • Non esistono praticamente cicatrici visibili (anche nella tecnica open che prevede una piccola incisione della cute).
    • La rinoplastica può essere eseguita in anestesia locale con sedazione o in anestesia generale.
    • E' un'intervento quasi privo di rischi (vengono eseguiti tutti gli accertamenti pre-operatori per il rischio anestesiologico: esami del sangue, esami delle urine, elettrocardiogramma, eventuale radiografia del torace).
    • L'intervento comporta in media un ricovero di un giorno, ma frequentemente si può essere dimmessi nella stessa giornata dell'operazione.
    • Dopo l'intervento compare un modesto edema del volto ("gonfiore"), che dura in media tre-quattro giorni e lievi echimosi sotto gli occhi ("lividi"), che durano in media sette-otto giorni.
    • Con le tecniche attuali il tamponamento nasale può essere mantenuto per una sola notte.
    • Viene applicata sul naso una piccola protezione che viene rimossa dopo sette giorni.
    • Si possono riprendere le proprie occupazioni in media dopo sette giorni.
    • Non si possono portare occhiali ed esporsi lungamente al sole per circa due mesi.
    • Possono essere abbinati alla rinoplastica interventi sul setto nasale e sui turbinati quando esistono problemi respiratori.
    • Se la rinoplastica viene eseguita con tecniche chirurgiche adeguate non sussistono problemi nel conservare una corretta funzione respiratoria nasale.
    • In una percentuale del 1-2 per cento degli interventi è necessario eseguire alcuni ritocchi per correggere eventuali piccole anomalie. I risultati stabili e definitivi dell'intervento si ottengono dopo un anno per cui, per eseguire qualunque correzione, è necessario attendere tale periodo.
    • Non tutte le deformazioni del naso possono essere completamente corrette.
    • Per lo studio del caso, è molto importante eseguire una precisa documentazione fotografica pre-operatoria.

     Non esiste un naso teoricamente ideale. La valutazione di ciò che si vuole ottenere deve essere eseguita caso per caso tenendo conto delle esigenze del paziente, dei canoni di estetica generale, e dei parametri di armonia del volto.

    L'obiettivo finale è quello di realizzare un naso il più possibile armonico con il volto e il più "naturale" possibile.