giovedì 12 maggio 2011

GINECOMASTIA | RIDUZIONE DEL SENO MASCHILE


Il termine "ginecomastia" viene usato per indicare la presenza di una ghiandola mammaria insolitamente sviluppata nell'uomo.
Per quanto se ne parli poco, si tratta, tuttavia, di un difetto estetico di frequente riscontro nella popolazione maschile, che può essere fonte di imbarazzo nei rapporti interpersonali e causa di profonde insicurezze.
L'aumento di volume del seno maschile può dipendere da:
  • Un eccessivo sviluppo di tessuto ghiandolare (ginecomastia vera).
  • Un eccessivo sviluppo di tessuto ghiandolare e tessuto adiposo (ginecomastia mista).
  • Un eccessivo sviluppo di tessuto adiposo (ginecomastia falsa).
La ginecomastia più frequentemente riscontrata è quella mista.

QUALE TERAPIA È PIÙ INDICATA PER CORREGGERE LA GINECOMASTIA?
La terapia della ginecomastia è chirurgica e consiste nell'asportazione del tessuto mammario, del tessuto adiposo e talora della cute in eccesso. Con questo tipo di terapia chirurgica è possibile conferire al torace un aspetto più tonico e naturale.

ESISTONO LIMITI DI ETÀ PER SOTTOPORSI ALL'INTERVENTO DI GINECOMASTIA?
Non esistono limiti di età per sottoporsi a questo tipo di intervento, ma è preferibile attendere che sia conclusa in modo definitivo la fase puberale durante la quale, anche nell'uomo, è normale un certo aumento delle dimensioni e della consistenza della ghiandola mammaria.
L'intervento è sconsigliato agli uomini obesi prima di un serio tentativo di perdita di peso tramite dieta adeguata e in quei soggetti che fanno abuso di sostanze come farmaci anabolizzanti, alcool o droghe leggere, che possono determinare l'insorgenza della ginecomastia.




Il trattamento chirurgico della ginecomastia è una procedura chirurgica relativamente semplice che dà in genere ottimi risultati, di grande soddisfazione sia per il paziente che per il chirurgo che la esegue.
Quando questo tipo di intervento viene eseguito da uno specialista in chirurgia plastica, esperto nel modellamento del seno e in strutture autorizzate, i risultati sono generalmente molto buoni. Si tratta comunque di un intervento chirurgico vero e proprio dove le complicanze (sanguinamento, infezione) sono rare ma possono accadere ed essere agevolmente risolte solo se l'intervento è eseguito da uno specialista all'interno di strutture debitamente autorizzate.
Per diminuire i rischi di complicanze è comunque importante seguire attentamente i consigli e le istruzioni che vi darà il chirurgo prima e dopo l'intervento.
I fumatori dovrebbero ridurre l'uso di sigarette perché il fumo può aumentare il rischio di complicanze e causare ritardi di guarigione.


COME SI SVOLGE LA VISITA PRE-OPERATORIA?
Il trattamento chirurgico della ginecomastia è un intervento molto personalizzato che, come tale, necessita di un'accurata visita specialistica.
Durante la prima visita il chirurgo dovrà valutare la forma e le dimensioni del seno, dell'areola e del capezzolo e illustrarvi le possibili modificazioni estetiche che la più moderna tecnica chirurgica mette a disposizione per il vostro caso.
Il chirurgo dovrà inoltre valutare le vostre condizioni di salute per escludere la presenza di alterazioni (pressione alta, problemi di coagulazione o di cicatrizzazione) che potrebbero influire sul risultato finale dell'intervento.
Prima dell'intervento riceverete istruzioni precise sull'alimentazione pre e post-operatoria, sull'assunzione di farmaci, alcool e sigarette.


CHE TIPO DI ANESTESIA VIENE PRATICATA?

L’intervento chirurgico di correzione della ginecomastia viene normalmente eseguito in anestesia generale e in regime di day surgery. Solo nei casi più estesi può essere necessario un ricovero di una o due notti.
Nel caso di piccole ginecomastie, l'intervento può essere eseguito in anestesia locale con sedazione (ciò significa che sarete svegli ma rilassati e insensibili al dolore) e in regime di day-hospital.





DOVE VENGONO FATTE LE INCISIONI?

A seconda che si tratti di piccole, medie o grandi ginecomastie, le incisioni possono essere effettuate solo intorno all'areola o scendere verticalmente fino al solco sottomammario e lungo la piega inferiore del seno (cosiddetta incisione a forma di ancora o a T rovesciata).
Spesso viene associata anche una liposuzione della regione mammaria.

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